Misteri della notte di San Silvestro

La vigilia dell’Anno Nuovo bussa alle porte.
La mia penna accelera, volendo mettere la fine
A quel racconto che il destino vuole seppellir nel tempo.
Il mio pensiero, impaziente,
Riposa nell’indugio dell’ultimo suonar
Del vecchio orologio che segna mezzanotte.
E la mia realta' inizia a cangiar intorno a me…

Il mio gatto nero, dall’oscurita vestito,
La sua coda agita innervosito,
E il mito viene spazzato via
Dal soffio delle ali del corvo fosco,
Scacciando via miei tormenti ed angosce,
Che voglio nel passato seppellire,
Chiudendogli a chiave per eternita.

Miei desideri, sogni, fantasie raggiungono l’approdo
Nel punto dove apriro forzier,
Ricolmo del tesor del mondo infinito.
E li potro scoprir misteri nei secoli celati,
Che fan capir congegno dell’esistenza
Del mondo nel qual mi trovo a permaner presenza.

Accendo la candela, sotto il ciel stellato,
Nella notte ormai profonda.
Sussurro sulla fiamma d’oro parole incantate per rivelar
Li, dove vorrei volare,
E chi vorrei vedere ancora almeno un istante,
Guardar negli occhi pervasi dal baglior fatato,
Nei quali affondar, bruciar, per diventar Fenice,
Dai ceneri risorta.

Fenice mia spieghera le ali,
E salira nella oscurita che la avvolge.
E con la luce che le corre dietro, svanira,
Nelle profondita del cosmo infinito abisso,
Lasciando dietro a se lo strascico di fuoco incantato.
La polvere di fata spargera su stelle eclissate,
Di fuoco le riempie e vita le dara.

Apro gli occhi, alzando ciglia folte al cielo del mattino,
Lasciando entrare l’alba nel pensier ancor confuso.
Cosi, illuminato dalla magia di prima luce del Capodanno,
Il destino rivela il sentier stellato,
Che mi accoglie nel splendor fulgente,
Lungo lo strascico della Fenice mia.


Авторский перевод стихотворения "Таинства Новогодней ночи"


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