La mia stanza
Malgrado non ci sia un profumo.
Magari, e’ il vecchio senso d’un infante
Che mi fa rintracciare quel frantumo.
Percio’, cedutoci, sto respirando:
Quella bambina con gli occhi verdi,
Sfrenato riso, poi eterno pianto –
Sono memorie che tu non perdi.
La mia stanza e’ angusta, troppo stretta,
Ma ci vivevano speranze alte:
Quella bambina insistente che aspetta
Qualcosa che, purtroppo, non accadde.
Ancora vivo nella piccola stanzetta
Che e’ la stessa ma eppure e’ diversa:
Dov’e’ quella monella bambinetta?
Chissa’ perche’, mi sembra di averla persa...
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