Colosseo - Dmitrij Merezhkovskij

Al chiar di luna io entro nell’arena del Colosseo
Semidistrutto, grande, silenzioso,
Le sue moli nereggiano senza illuminazione, 
Lui sonnecchia colmo della luce fredda blu.
Qui c’e' l’odore dell’umidita' di gallerie sotterranee,
Della rugiada, erbe funebre, mattoni muscosi.

La luna triste si e' coperta dalle nubi,
Come spiriti antichi, come visioni chiare,
Esse volano via con i loro estremi eterei
Sopra il regno di silenzio, morte, oblio.
Nel palazzo di Caligola una civetta ha cominciato un pianto...
Su una pietra l’erba tombale fruscia. 

Sulla luna calante scivolano non nuvole
Ma pallide ombre…le toghe dei senatori…
I Littori passano – severi, poderosi,
I Consoli passano – rigidi, pensosi…
Non e' una tempesta che piega spighe verso la terra,
Ma e' il popolo che si piega davanti all’imperatore….

E la luna e' spuntata da dietro le nuvole che brillano:
Ecco il mite Antonino Pio e il Cesare Augusto maestoso,
Il Traiano Guerriero e il saggio Marco Aurelio…
In mantelli porporini sventolati, in scintillio della gloria eterna
Stanno avvicinandosi, beati!... E pieghe delle pianete lunghe -
Sono come le nubi…E le ombre guardano dal cielo

Il Septimontium di Roma. Ma morte e putrefazione qui reggono:
Gli altari sono spenti e il Foro dorme bene,
E nel tempio della gens Iulia in lontananza
Una colonna dei resti di marmo biancheggia in solitudine. 
E una civetta di mezzanotte lamenta e piange in silenzio,
Su una pietra l’erba tombale fruscia… 

E gli sguardi dei Cesari sono offuscati dalla nostalgia. 
La luna si nasconde, la natura tace….
Io ricordo Roma, e lassu' sopra di me si sente l’alito
E lo spirito invincibile del grande popolo!...
Tutto questo mi fa male per me stesso, per la Patria mia…
Oh, Ombre del passato, sono ritto qui davanti a voi, –

E la mia anima e' tormentata dalla invidia amara!... 
Ma loro, dirigendo lo sguardo triste dietro verso Roma,
Dalla lontananza senza fine, volano via, tutti via 
Volano veloci e colmi dalla nostalgia misteriosa…
Ed io sto allungando le mani verso loro con un lamento:
Oh, gloria degli antichi giorni, oh, Roma, perduta Roma!... 

1891


Traduzione fedele dal russo all'italiano: Olga Juravlyova
Perugia, Umbria, Italia, il 25 giugno del 2017


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