Vecchiaia Olga L. Juravlyova

L’originale in lingua russa: Olga Juravlyova il 20.03.2001, Uzbekistan

La traduzione in italiano: Olga Juravlyova l’8.08.2016, Perugia, Italia



Ed io sono gia' invecchiata:

Il frutto bacato dell’esperienza d’angoscia 
Sto assaggiando…
La voce dei ricordi abbandonata
Sta vagando…
I versi spenti su un sentiero deserto 
Ancora stanno girando…
I loro pazzi occhi rossi non staccano
Dalla strada lunga…
Nel mio petto sempre ardente il cuore ha smesso 
Di battere…
Non si lamenta, non palpita ma si nasconde - 
E’ stanco…
L’ardore ispirato dell'anima mia alata
Si calma…
Il ritmo melodioso di una canzone mora nella notte
Non si sente…
Le corde della sua chitarra con le grida
Non si rompono…
Singhiozzando i fianchi con passione non si battono
In un canto silvestre…
I sogni radunandosi volando non mi regalano piu'
Visioni come prima…
E dolci fiabe tormentandomi con speranza
Mi fanno invecchiare...


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