Sposa Olga L. Juravlyova
L’originale in russo scritto il 28.11.1997 nell’Uzbekistan a Tashkent nel rione Cilanzar – 30.
La traduzione in italiano: Olga L. Juravlyova, il 7 agosto 2016, Perugia, Umbria, Italia
Un fumo leggero soffiato da una stoffa volante al vento,
Un lieve alito di un dolce giglio candido,
Un luccichio da diamante sulle umide labbra,
La profondita' del mare negli occhi azzurri.
I fragili movimenti delle sue finissime mani,
Uno sfumato sciabordio di onde da seta di una gonna,
Una scarpetta su una gamba snella
Ci ha mostrata una sua piccola punta.
Un magico splendore dei capelli d’oro
Avvolgeva come un nimbo la corona di rose,
E la muta adorazione verso la divinita'
Irradiava ogni essere umano.
Il suo torso divino era iridescente nel raso di seta
E richiamava le dita a sfiorarlo,
E con una piana voce sfumata
Qualcuno accompagnava un flauto.
E lei ondeggiava invisibilmente
Come una dea scendendo giu' dall'Olimpo -
Era coccolata da un giovane vento-brezza
Che l’accarezzava con tenerezza.
Chi sei, raffinata creatura celeste?
Cosa stai cercando tra la gente comune?
Cerchi desideri del tuo giovane sposo?
Oppure i lineamenti dei tuoi figli futuri?
No! Vola via da qui in fretta!
Lascia il mondo dei dolori!
E torna li' da dove spruzzando
L’azzurro del cielo agita il mare,
Dove gli oceani canuti
Baciano le lune mezzo nude
Dove cime dei giganti monti
Ti faranno vedere una via in alto.
Corri via, corri via, Sposa,
Vola via dalle passioni vane…
Sai che nell’Universo c’e' un posto
Dove in oblio vanno gli esseri umani.
Ma in cambio scoprirai un Segreto,
Nascosto dagli occhi mediocri,
Un Mistero inaccessibile per caso,
Invisibile a nessuno ne' a loro ne' a noi.
Sai, Sposa, che la tua liberta' celeste
Stai scambiando con una prigione terrena!
La tua sacra natura femminile
La stai buttando da calpestarla sotto i piedi maschili!
Cio' che il mondo profeta alle donne,
Cio' che e' stato tessuto dal destino
Lo scoprirai quando la Vecchiaia vorra'
Venire ad un incontro con te!
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