La vita nomade

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La vita nomade

Fiata la bruma odore grato,
piove lento a minute gocce...
Un cavallo spunta nel prato,
avanza verso le nude rocce...
Si muove nel deserto senso,
lo mena lesto un viandante...
Entra lui in nebbione denso,
si perde la siluetta andante...
***
Le città sono rimaste dietro,
in dove cosai grande girata:
io nel paterno paese rientro
con alma del audace pirata...

Resto nel mio vivere romito,
abito ancora in natura fiera;
non ritornai un cane domito,
mai sarò in nessuna schiera!

Non cercai un caldo cantone,
da sola ramingo senza tetto;
serbo la mia libertà santone,
dentro di me essendo netto.

Sui reati metto le mie posse,
come una persona di fegato;
sto sovrano nelle mie mosse,
con lo stato non sono legato.

Su di me non esiste padrone,
nessuno di favore non prego;
sto come un valente ladrone
ed i grassi del armento frego.

Io rubo in rusticane dimore,
senza moneta lascio i fanti;
da niente non sento timore,
mi muovo di slancio avanti...

Non volto il sentiero feroce,
resto così un paltone brado;
a morte trascinerò la croce,
restando sul mio alto grado...

Forse qui vedrò l′ora fatale,
in eterno dormirò al sereno:
starò così nel mezzo natale,
in oblio marcirò sul terreno...

Таёжный Волк   02.05.2015 19:36     Заявить о нарушении