L onore di ladro
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Di mestiere sono un rovero
e mi trovo in sovrana vetta;
sempre sono sul verso vero
e serbo la mia anima netta.
Io contro la corrente nuoto,
avendo le mie sante norme;
non marcio dietro al vuoto,
come tutte le umane torme.
Il cammino di ladro osservo,
mai volto la rude mia calle;
da nessuna parte non servo,
mai la fronte calerò a valle!
Il padrone mio sono stesso
ed in alcuna fede non credo;
in pericoli mi lancio spesso,
pro la vita sovrana io predo.
Io cosai furto per vari versi,
assai volte in carcere sedei,
ma colà non punto mi persi,
la libertà interna non cedei.
Io portai dei seri tormenti,
in celle cave ressi al dolore;
io fransi le mire dei menti,
perché resto nel mio colore.
Al buio mi detennero tanto,
però l′onore mio non diedi;
fino alla bara resterò santo,
così tenace stando in piedi!
Non mi posi al potere sotto
in nome d′un pezzo di pane;
col animo io non sono rotto,
come di casa un sozzo cane.
Mai devo in dentro fendermi,
non lo sarà da niente batto;
mai devo un servo rendermi,
non ciò farò in niente patto!
Non mi volterò mai a retro,
almeno sia un forte fulmine;
furto coserò sino al feretro,
sempre sarò in alto culmine!
Таёжный Волк 03.05.2015 13:48 Заявить о нарушении