1. 9. Venezia. Chimera
Una visione volo` nella stanza:
Un uomo, dei ponti, il molo,
Sono nella barca, ma fuori dal mio corpo.
Non ci sara` una terza persona, –
Lascio in eredita` solo i fantasmi dal mio libro:
I poeti sono le scintille del Creatore,
Inviate sulla Terra per lampeggiare.
Morfeo dormiente sulle onde
E` risvegliato dal rumore dei remi.
Ho sognato molti mari,
Ma quante primavere ho compiuto?
San Marco si sta muovendo nella nebbia,
I ponti ed i tetti si stanno allontanando,
“Le cose terrene sono un inganno insinuante!
L’uomo, mi senti?!” – non sente.
Il dolore leggero della realta` reallizzata
E` confortato dalla verita` di Omero:
Il sigillo di morte per lo spirito
E` solo una misera chimera!
“Sono viva! Mi senti? Sono viva!”
La mia voce e` silenziosa, dannazione!
Allontanandomi dalle voci inutili,
Mi sto avvicinando all’abbraccio dell'eternita`.
Quell’urna sara' nascosta nell'edera.
Ma chi e' Lui? - Vorrei incontrarlo,
L’uomo nel mantello nero,
Che sta piangendo nella barca sul mio corpo.
2011
Foto - Venezia
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