L incendiaria

             Versi diversi.

                III

             L'incendiaria.


Mi abbiglio di rosso fiammante, vengo incontro all'alba.
I miei capelli sono impregnati di fumo acre.
Brucio la dialettica tra l'essere e la coscienza.
I miei occhi riflettono le lingue delle fiamme
che abbracciarono Arcaim mentre ardeva del suo fuoco rituale.
Era il loro mondo circolare, dovevano uscire dal circolo.
Anch'io brucio la mia casa, non mi serve piu`, m'inceneri`.

I giacimenti di torba, seccati come le lacrime sul mio viso riarso,
beati sono che hanno sete perenne.
E` compiuto il mio rito celebrante.
Me ne vado sotto un bombardamento di scoop strilli gelosi
che conto sulla benevolenza presidenziale.
Come ingenui sono quelli che credono alle speranze popolari.

Mi abbiglio di rosso fiammante, a piedi nudi e mani vuote.
I miei capelli sono impregnati di fumo acre.
Me ne vado coperta di tramonto, incontro all'alba futura.